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YOGA

CORSO YOGA RATNA

Lo yoga è una disciplina millenaria nata in India, che prevede una serie di posizioni corporee dette asana, pratiche di respirazione, di meditazione e di rilassamento.

Lo Yoga Ratna (Ratna significa “Gioiello” nella lingua sanscrita) nasce dall’intuizione della maestra Gabriella Cella, la prima donna che negli anni ‘70 ha diffuso lo yoga in Italia, secondo cui alla base dell’efficacia dello Yoga ci sono la potenza e la forza del simbolo.

La meraviglia dello Yoga Ratna è la sua purezza nel rispetto dello yoga originario e l’attenzione posta proprio sul simbolo che ogni posizione yogica evoca. Questo simbolo c’è anche dentro di te: mantenendo con il corpo la posizione, il simbolo emerge da sé dalla profondità del tuo essere. Ecco allora che lo yoga, oltre ad apportare molti benefici sul piano fisico, mentale ed emozionale, diventa un’esperienza personale, un viaggio interiore che parte dal corpo alla scoperta di quella scintilla di Infinito che ti abita da sempre.

Lo Yoga Ratna è adatto a tutti, rispetta i tempi, i limiti e i ritmi di ogni individuo e aiuta a vivere la vita con maggiore pienezza e consapevolezza. In questo corso imparerai a praticare anche i mantra, antiche e sacre formule in lingua sanscrita importantissime nella pratica dello yoga, perché aiutano ad amplificare gli effetti della posizione yogica e a invocare energie di benessere, forza e pace.

Come funziona?

Il corso prevede:

  • asana: posture del corpo;
  • pranayama: tecniche di respirazione;
  • mantra: strumenti per amplificare gli effetti delle asana e calmare la mente;
  • meditazione e rilassamento.

Benefici:

  • favorisce il rilassamento e il riequilibrio fisico, mentale ed emozionale;
  • calma la mente;
  • riequilibra il sistema nervoso;
  • favorisce il libero fluire del “prana”, la nostra energia vitale;
  • aiuta attraverso il respiro a stare nel “qui e ora”;
  • è un’occasione per portare lo sguardo dentro di sé, in un viaggio di attenzione e scoperta interiore;
  • i mantra amplificano gli effetti della pratica.

Chi sono:

Mi chiamo Elisa Sperotto.

Nel 2022 ho ottenuto il diploma di Insegnante di Hatha Yoga dopo una formazione di 250 ore presso la scuola Holismos Yoga&Wellness di Varese. Il diploma è riconosciuto dalla prestigiosa YAI, la Yoga Alliance International indiana.

Ho proseguito gli studi e sono attualmente in formazione quadriennale (800 ore) presso la S.I.Y.R. Scuola Insegnanti Yoga Ratna di Piacenza, fondata dalla maestra Gabriella Cella, la prima donna che negli anni ‘70 ha diffuso lo yoga in Italia.

Ho approfondito lo Yoga della Voce per liberare l’espressione vocale e attivare la forza curativa del respiro con Silvia Nakkach (USA).

Ho studiato il Massaggio con le Campane Tibetane con Paolo Brescacin.

Canto e suono fin da bambina, amo la vita come un dono prezioso che mi consente di imparare da ogni esperienza. Credo nella profonda connessione tra corpo, mente e cuore e nelle infinite possibilità, presenti in ognuno di noi, di vivere la vita con pienezza.

Inserito in MET

OZONOTERAPIA

L’ossigeno ozono terapia è un trattamento medico naturale che utilizza le proprietà terapeutiche dell’ozono (O3) combinato con l’ossigeno (O2) per trattare diverse patologie. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e rigenerative, l’ozono viene utilizzato in una vasta gamma di applicazioni terapeutiche, aiutando a trattare condizioni infiammatorie, infezioni e problemi articolari.

Come funziona l’Ossigeno Ozono Terapia?

La terapia si basa sull’utilizzo di una miscela controllata di ossigeno e ozono, somministrata attraverso diverse tecniche a seconda della patologia da trattare. L’ozono, quando introdotto nel corpo, attiva i processi di ossigenazione dei tessuti, favorendo una migliore circolazione sanguigna e il miglioramento del metabolismo cellulare. Il trattamento stimola anche la produzione di antiossidanti naturali, rinforzando il sistema immunitario.

Principali Benefici dell’Ossigeno OzonoTerapia

  • Azione antinfiammatoria e antidolorifica: L’ozono riduce le infiammazioni e allevia il dolore, risultando efficace per il trattamento di artriti, tendiniti e altre patologie articolari.
  • Rigenerazione tissutale: La terapia accelera la guarigione di ferite, ulcere e lesioni cutanee, migliorando la rigenerazione cellulare.
  • Azione antibatterica e antivirale: Grazie alle sue proprietà disinfettanti, l’ozono è in grado di eliminare batteri, virus e funghi, rendendolo utile nel trattamento di infezioni croniche o resistenti.
  • Miglioramento della circolazione: L’ossigeno ozono terapia stimola la microcircolazione, favorendo una migliore ossigenazione dei tessuti e prevenendo problematiche circolatorie.

Indicazioni Clinico-Terapeutiche

Grazie alla Medicina Basata sulle Evidenze (EBM), le patologie trattate con l’ossigeno ozono terapia vengono suddivise in tre categorie, a seconda del livello di evidenza scientifica disponibile.

Trattamenti con Evidenze Tipo A

Basati su revisioni sistematiche e studi caso-controllo omogenei, questi trattamenti sono riconosciuti dal Ministero della Salute come clinicamente validi per le seguenti patologie:

  • Ernia Discale
  • Protrusioni Discali
  • Discopatie
  • Sindrome delle Faccette Articolari
  • Disco Artrosi, Gonartrosi, Condromalacia Rotulea

Questi trattamenti mostrano un’elevata efficacia nel miglioramento della mobilità e nella riduzione del dolore, con effetti duraturi nel tempo.

Evidenze Tipo B

Trattamenti supportati da studi clinici randomizzati e studi di coorte, applicabili in casi come:

  • Patologie Ortopediche
  • Piede Diabetico
  • Ulcere Cutanee e Ustioni
  • Malattie Cutanee Acute causate da batteri, funghi o virus

L’ozonoterapia si è dimostrata efficace nel migliorare la circolazione sanguigna e la rigenerazione dei tessuti, accelerando la guarigione e riducendo il rischio di infezioni.

Evidenze Tipo C

Queste applicazioni si basano su opinioni di esperti e osservazioni cliniche, ma senza una forte base scientifica sistematica. Tuttavia, la terapia ha dato risultati promettenti in patologie come:

  • Long Covid
  • Fibromialgia
  • Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS)
  • Stanchezza stagionale o lavorativa
  • Debolezza generale o mancanza di energia nel Parkinson
  • Recupero psico-fisico post-ricovero/malattia
  • Artrite Reumatoide, Artrite Psoriasica
  • Disfunzione Erettile
  • Patologie Autoimmuni (in supporto alle terapie convenzionali)
  • Demenza Senile, Alzheimer (complementare alla terapia convenzionale)
  • Asma Bronchiale
  • Emicrania, Cefalea a grappolo o miotensiva
  • Problematiche infettive e circolatorie

Modalità di Somministrazione dell’Ossigeno Ozono Terapia

L’ossigeno ozono terapia può essere somministrata sia a livello sistemico che locale, a seconda delle esigenze del paziente e delle patologie da trattare. Le diverse modalità possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione per massimizzare l’efficacia terapeutica.

Somministrazione Sistemica

Questa modalità è indicata quando la terapia necessita di agire su tutto il corpo, rimodulando la risposta infiammatoria e migliorando l’ossigenazione dei tessuti. Le tecniche più comuni includono:

  • Grande Auto-Emo Terapia (GAET) – somministrazione venosa
  • Piccola Auto-Emo Infusione (PAEI) – somministrazione muscolare profonda
  • Rettale – indicata per la stimolazione sistemica dell’organismo

Somministrazione Locale

Utilizzata per trattare aree specifiche, questa modalità sfrutta l’effetto analgesico, antinfiammatorio e decontratturante dell’ozono. È indicata per patologie muscolo-scheletriche, infiammazioni articolari, disturbi intestinali e altro ancora. Le tecniche includono:

  • Intramuscolare e paravertebrale
  • Sottocutanea
  • Peri-articolare e intra-articolare
  • Insufflazione rettale e vaginale
  • Topica con sacchetto di ozono, per il trattamento di ferite, ulcere o ustioni

Controindicazioni dell’Ossigeno Ozono Terapia

L’ossigeno ozono terapia è sicura e, alle dosi terapeutiche, non presenta effetti collaterali significativi. Non è dolorosa, non provoca reazioni allergiche e non interferisce con i farmaci in uso. Tuttavia, ci sono alcune controindicazioni per la Grande Auto-Emo Terapia (GAET), che dovrebbe essere evitata in pazienti con:

  • Favismo
  • Ipertiroidismo grave
  • Allergie al citrato o anticoagulanti
  • Epilessia
  • Gravidanza

I MEDICI SPECIALISTI IN OZONOTERAPIA

Dott. Battistello Maico

CHIRURGIA VASCOLARE

La chirurgia vascolare è una branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che interessano i vasi sanguigni, cioè le arterie e le vene, ad eccezione di quelli del cuore e del cervello. I chirurghi vascolari trattano problemi come arteriosclerosi, aneurismi, varici e altre malattie che causano restringimenti, blocchi o anomalie nei vasi. Questa disciplina include sia trattamenti non invasivi, come le tecniche endovascolari, sia interventi chirurgici più complessi. Grazie a queste procedure, è possibile ripristinare il corretto flusso sanguigno e prevenire complicazioni come ictus o ischemie.

Che cos’è l’Ecografia Vascolare?

L’ecografia vascolare è un esame diagnostico non invasivo per analizzare lo stato dei vasi sanguigni, sia arteriosi che venosi. Questo esame consente di ottenere informazioni dettagliate sul decorso dei vasi e sulle caratteristiche delle loro pareti, rilevando eventuali restringimenti (stenosi) o dilatazioni (aneurismi). Inoltre, grazie alle tecniche doppler e color doppler, l’ecografia vascolare permette di studiare il flusso sanguigno all’interno dei vasi, fornendo indicazioni precise sul funzionamento del sistema vascolare.

Perché è importante l’Ecografia Vascolare?

L’ecografia vascolare, in particolare l’eco color doppler, è fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie vascolari. Questo esame viene eseguito per studiare i vasi sanguigni in diverse aree del corpo, come il collo (tronchi sovra aortici), gli arti superiori e inferiori (vasi periferici) e l’addome (aorta e vasi iliaci). Grazie alla sua precisione, è possibile rilevare malattie vascolari come trombosi, insufficienza venosa e aneurismi, e seguirne l’evoluzione nel tempo.

Come si svolge l’ecografia vascolare?

L’esame è rapido, indolore e ben tollerato. Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino e sulla zona da esaminare viene applicato un gel che migliora il contatto tra la sonda e la pelle. L’operatore muove delicatamente la sonda sulla pelle per acquisire le immagini necessarie. Durante l’esame, al paziente viene richiesto di rimanere immobile per facilitare la localizzazione delle strutture vascolari. L’intera procedura dura dai pochi minuti fino a mezz’ora, a seconda della complessità del caso.

Al termine dell’esame, viene consegnato un referto corredato dalle immagini ottenute. Il paziente può tornare subito alle sue normali attività senza necessità di ulteriori precauzioni.

L’ecografia vascolare è un esame essenziale per diagnosticare e monitorare le malattie vascolari in modo sicuro, efficace e non invasivo. Presso il nostro ambulatorio, offriamo tecnologie all’avanguardia per garantire risultati accurati e un percorso di cura personalizzato per ogni paziente.

I NOSTRI SPECIALISTI IN CHIRURGIA VASCOLARE

Dott. Campanile Francesco

AFFRONTARE L’ARTROSI DELL’ANCA: PREVENZIONE, SINTOMI E TRATTAMENTI

Ne parliamo con il Dott. Rasia Dani Enrico

Cos’è l’Artrosi dell’Anca?

L’artrosi dell’anca è una forma di osteoartrosi, una patologia cronica e degenerativa caratterizzata dalla graduale e continua riduzione della cartilagine nell’articolazione.

Nell’artrosi dell’anca l’usura della cartilagine articolare è più veloce rispetto alla sua capacità di rigenerazione, portando a sintomi dolorosi e alla progressiva compromissione sia in termini di rigidità di movimento che di funzionalità.

Quali soni i soggetti più colpiti?

E’ più comune nelle persone anziane ma può anche manifestarsi in individui più giovani, spesso a causa di fattori genetici, traumi o malformazioni congenite dell’anca. Le donne sono generalmente più colpite rispetto agli uomini.

 Quali sono i sintomi dell’Artrosi dell’Anca?

I sintomi comuni includono dolore nell’area dell’anca e rigidità con progressiva limitazione dei movimenti. Questi sintomi possono influire notevolmente sulla qualità della vita del paziente, limitando la capacità di svolgere le comuni attività quotidiane.

Come si può curare?

In caso di insorgenza dei sintomi, soprattutto se protratti per diverso tempo e in soggetti definiti “a rischio”, è necessario rivolgersi ad uno specialista che, grazie ad una visita ortopedica e ad esami strumentali (radiografie e/o risonanza magnetica), potrà chiarire la causa dei sintomi e definire con il paziente le modalità di trattamento.

Sebbene non esista una cura completa per l’artrosi dell’anca, diverse opzioni di trattamento sono disponibili per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita. Tra i rimedi più comuni si trovano farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e l’infiammazione, fisioterapia per migliorare la forza e la flessibilità muscolare, terapie fisiche (come la magnetoterapia), infiltrazioni e infiltrazioni ecoguidate e l’uso di supporti ortopedici, tutori.

In casi più gravi, quando le altre opzioni non sono sufficienti, il medico potrebbe consigliare l’intervento chirurgico come la protesi dell’anca. Questa procedura, sebbene invasiva, può fornire un sollievo significativo e migliorare la mobilità del paziente.

Cosa si intende per infiltrazioni eco guidate?

Si tratta della somministrazione di un farmaco in un punto specifico del corpo attraverso l’uso dell’ecografo, che guida l’esecuzione precisa dell’infiltrazione nella zona desiderata.

 Si può prevenire l’artrosi dell’anca?

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare l’artrosi dell’anca.

Alcune strategie chiave includono il mantenimento di un peso corporeo sano, l’adozione di uno stile di vita attivo e la protezione da traumi, ad esempio utilizzando correttamente le attrezzature di sicurezza durante le attività sportive.

ALLUCE VALGO: UN PASSO AVANTI CON LA CHIRUGIA PBS® (Percutaneous Bianchi System®)

Ne parliamo con il Dott. Samer Abusaa.

Cos’è l’alluce valgo e quali sono le principali cause di questa patologia, spesso sottovalutata nonostante la sua diffusione?

L’alluce valgo è una patologia comune del piede in cui il primo dito devia gradualmente verso le dita adiacenti, causando un rigonfiamento alla base del dito.

Questo disturbo, che colpisce principalmente le donne, tende ad aggravarsi nel tempo, causando dolore, alterazione della postura e difficoltà nella deambulazione.

Le cause possono essere molteplici e non sono sempre chiare, ma le principali possono essere:

  • fattori genetici
  • malformazioni congenite
  • calzature inadeguate (pianta stretta, punta stretta e tacco alto)
  • lesioni a carico del piede
  • problemi di peso, di postura o di tono muscolare
  • alcuni tipi di artrite

Come riconoscere la patologia dai sintomi? A cosa è necessario prestare attenzione?

I sintomi dell’alluce valgo possono variare da persona a persona ma i più comuni sono:

  • dolore e gonfiore intorno all’articolazione del primo dito del piede
  • rigonfiamento all’estremità del dito
  • ispessimento e/o arrossamento della pelle sopra l’articolazione
  • difficoltà nel movimento del dito

Quali sono le cure per l’alluce valgo? E quali i criteri per decidere il tipo di trattamento da adottare?

Le cure dipendono dalla gravità dei sintomi e dalla quantità di dolore presente nel paziente. Come prima cosa è necessario rivolgersi ad uno specialista che, grazie ad una visita ortopedica e ad esami radiologici potrà chiarire la causa dei sintomi e definire con il paziente le modalità di trattamento.

Il trattamento dell’alluce valgo può essere di due tipi: “conservativo” e chirurgico.

Le cure conservative possono essere:

  • l’utilizzo di calzature più confortevoli
  • plantari ortopedici
  • cuscinetti separa dita
  • applicazione di un bendaggio funzionale
  • iniezioni di cortisone per ridurre il gonfiore
  • esercizi di stretching e fisioterapia
  • assunzione di farmaci antidolorifici.

In caso di intervento chirurgico si parla sempre più spesso di chirurgia PBS? Quali sono le peculiarità di questa tecnica?

PBS, acronimo di Percutaneous Bianchi System®, è una procedura chirurgica mini-invasiva impiegata nel trattamento dell’alluce valgo e altre deformità dell’avampiede.

Questa tecnica si distingue per l’assenza di incisioni chirurgiche, l’utilizzo di strumenti sottili inseriti attraverso forellini molto piccoli e la mancanza di dispositivi di fissaggio come viti, fili o chiodi.

Quali sono i principali vantaggi dell’intervento con chirurgia PBS rispetto ad altre procedure chirurgiche per l’alluce valgo?

Tra i principali vantaggi ci sono l’assenza di vistose cicatrici post-operatorie, tempi di esecuzione estremamente ridotti, anestesia locale che consente di eseguire l’intervento in Day Hospital e un post-operatorio scarsamente doloroso.

Come avviene l’intervento?

L’intervento prevede l’utilizzo di sottili strumenti chirurgici introdotti nella cute tramite forellini senza bisogno di eseguire incisioni cutanee. Le manovre sono eseguite sotto controllo di un particolare apparecchio radiologico e mirano al ripristino del corretto asse scheletrico dell’alluce e delle dita del piede attraverso osteotomie e sezioni delle strutture capsulari e legamentose retratte.

Quali sono le tempistiche previste per il recupero dopo l’intervento con la chirurgia PBS? E quando è possibile tornare a camminare normalmente?

Grazie alla conservazione dell’integrità delle parti molli e al corretto orientamento delle linee di taglio, è possibile camminare già il giorno stesso dell’intervento. La correzione è mantenuta da un semplice bendaggio che permette al piede di ritrovare velocemente il suo assetto naturale.

BAGNO DI SUONI E MANTRA

BAGNO DI SUONI E MANTRA

Che cos’è?

Il bagno di suoni è una pratica antica, un’esperienza meditativa che ti mette in comunicazione con la parte più profonda di te. Le sue radici risalgono a migliaia di anni fa quando suoni e musica venivano utilizzati dai popoli antichi per stimolare la guarigione naturale di corpo e mente.

Il bagno sonoro è una vera e propria esperienza immersiva in suoni prodotti da particolari strumenti, quali campane di quarzo, campane tibetane, koshi, harmonium, oltre che dalla voce, le cui vibrazioni, risonanze e frequenze consentono di calmare la mente e di raggiungere uno stato di rilassamento profondo.

Il nostro corpo è composto per il 70% da acqua, di conseguenza diffonde facilmente le onde sonore influenzando la ripresa psicofisica. E’ da provare almeno una volta nella vita, soprattutto se si sta vivendo un periodo difficile o molto stressante.

Nel bagno di suoni qui proposto si utilizzano anche i mantra: la parola mantra, nella lingua sanscrita, deriva dall’unione di manas (mente) e tram (trama, protezione, liberare). Sono strumenti per la mente, parole sacre, potenti e significanti, che ripetute servono a invocare energie di pace, forza e benessere.

I suoni ci connettono alla trama della vita, alla sua energia. Intonando un mantra, diciamo sì alla vita.

Come funziona?

Ci si sdraia su un tappetino da yoga o ci si siede su un cuscino e si resta in ascolto. Servono abiti comodi e in fibre naturali per evitare che si creino ostacoli alla propagazione nel corpo delle vibrazioni.

Benefici:

  • rilassa la muscolatura;
  • allevia lo stress e le tensioni emotive;
  • riequilibra il sistema nervoso;
  • favorisce il libero fluire del “prana”, la nostra energia vitale;
  • dona un senso di pace e di benessere;
  • aiuta a recuperare le energie;
  • migliora il sonno;
  • induce uno stato meditativo profondo;
  • calma la mente;
  • aumenta la consapevolezza;
  • è un’occasione per portare lo sguardo dentro di sé, in un viaggio di attenzione e scoperta interiore.


Chi sono:

Mi chiamo Elisa Sperotto.

Nel 2022 ho ottenuto il diploma di Insegnante di Hatha Yoga dopo una formazione di 250 ore presso la scuola Holismos Yoga&Wellness di Varese. Il diploma è riconosciuto dalla prestigiosa YAI, la Yoga Alliance International indiana.

Ho proseguito gli studi e sono attualmente in formazione quadriennale (800 ore) presso la S.I.Y.R. Scuola Insegnanti Yoga Ratna di Piacenza, fondata dalla maestra Gabriella Cella, la prima donna che negli anni ‘70 ha diffuso lo yoga in Italia.

Ho approfondito lo Yoga della Voce per liberare l’espressione vocale e attivare la forza curativa del respiro con Silvia Nakkach (USA).

Ho studiato il Massaggio con le Campane Tibetane con Paolo Brescacin.

Canto e suono fin da bambina, amo la vita come un dono prezioso che mi consente di imparare da ogni esperienza. Credo nella profonda connessione tra corpo, mente e cuore e nelle infinite possibilità, presenti in ognuno di noi, di vivere la vita con pienezza.

Inserito in MET